Accordo tra Ebac e Consulta regionale consulenti del lavoro
Il protocollo prevede incontri periodici d’informazione e di confronto
I protagonisti dell’accordo – Positivo ed importante protocollo d’intesa è stato sottoscritto a Catanzaro tra Ebac “Ente Bilaterale Artigianato Calabria” rappresentato dal presidente rag. Mario Malfarà Sacchini e dal vice presidente Domenico Zannino e la “Consulta regionale dei consulenti del lavoro” rappresentata dal presidente dott. Giuseppe Buscema e dal vice presidente dott. Rosario Rubino. Un giudizio positivo ed importante – si legge in una nota – è stato manifestato a margine della riunione dai massimi rappresentati delle due parti sociali che hanno sottoscritto il protocollo di collaborazione ed impegno.
Un contributo alle aziende sane e regolari – E ancora, affinché il settore dell’artigianato in Calabria, attraverso questa ricercata sinergia possa determinare nel breve periodo, con la diffusione e l’adesione all’Ebac da parte delle imprese artigiane, condizioni favorevoli per strutturare e consolidare le aziende sane e regolari, attraverso la completa ed integrale applicazione delle norme contrattuali, assistenziali e legislative a favore dei lavoratori e delle aziende artigiane, valorizzando il contributo propositivo e l’alta professionalità da sempre profusa dai Consulenti del Lavoro con alto senso di responsabilità.
Finalità dell’intesa – Tale intesa – continua la nota – mira inoltre a creare una sempre maggiore crescita, sviluppo economico, legalità, competitività, sicurezza sul lavoro e buona e più produttiva redditività alle imprese ed una stabile occupazione ai lavoratori. Il protocollo impegna reciprocamente le parti a diffondere le buone prassi per favorire lo sviluppo dell’artigianato e della piccola impresa calabrese in un contesto d’integrazione del sistema produttivo locale con i comparti delle medie e grandi aziende. Favorire e agevolare la completa applicazione da parte delle aziende degli accordi sindacali di settore, utilizzando un adeguato e continuo scambio d’informazioni contestualmente alla sottoscrizione di accordi sindacali del comparto artigiano tra le organizzazioni datoriali e sindacali, rinnovi contrattuali nazionali e locali, nonché le delibere del C.d.A. dell’Ebac riguardanti le prestazioni economiche ed assistenziali per il sostegno al reddito a favore dei lavoratori e dell’imprese, la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, la riqualificazione professionale ed infine l’aggiornamento riguardanti i minimi contrattuali di tutto il comparto dell’artigianato. Il protocollo – sottolinea la nota – prevede incontri periodici d’informazione e di confronto nonché attività seminariali inerenti le attività, le procedure e gli adempimenti, conseguenti alle prestazioni ed ai servizi messi in atto dall’Ebac e dagli accordi sindacali, per una puntuale e corretta applicazione. Il protocollo prevede inoltre che l’Ebac, – aggiunge la nota – per supportare e favorire l’attività dei consulenti del lavoro nella gestione pratica e positiva delle controversie di lavoro, in ogni provincia della Calabria, metterà a disposizione degli stessi e delle aziende associate all’ente, “un tavolo di conciliazione”, con la possibilità di sottoscrivere “verbali d’accordo aziendali” che abbiano validità ad ogni effetto di legge e di contratto. Un protocollo importante e positivo, è stato sottolineato infine dai rappresentanti della Consulta regionale dei consulenti del lavoro dott. Giuseppe Buscema e dott. Rosario Rubino e dai rappresentanti dell’Ebac rag. Mario Malfarà Sacchini e Domenico Zannino perché oltre al qualificante ed articolato contenuto dei problemi affrontati e che valorizza di per sé l’intesa, il protocollo arriva dopo qualche mese di leale e proficuo confronto, basato sulla condivisione unanime delle parti, che per invertire ed accelerare un vero processo di sviluppo economico, produttivo e competitivo del nostro sistema imprenditoriale e territoriale, e per contenere e contrastare l’attività irregolare e sommersa, tutto ciò è possibile e si realizza più rapidamente in una logica di fattiva collaborazione e di coesione sociale tra Istituzioni, Enti e Parti Sociali e non di arida contrapposizione, agendo nell’interesse unitario per fare in modo che in Calabria – conclude la nota – si avvii un processo virtuoso di trasparenza, legalità, e sana competitività nel sistema imprenditoriale al fine di strutturare meglio anche le stesse aziende artigiane e renderle competitive nel tessuto economico regionale, nazionale ed estero.