Dopo l’impennata generale dei prezzi, registrata negli ultimi mesi e l’aumento spropositato del costo della vita, le parti sociali dell’artigianato corrono ai ripari mettendo in campo uno strumento straordinario di sostegno al reddito, mai sperimentato nella storia del welfare contrattuale. Giovedì 16 febbraio nel corso di un importante seduta del Consiglio di Amministrazione, la bilateralità artigiana regionale ha infatti deliberato, una misura a contrasto dell’inflazione riconoscendo un’indennità automatica contro il caro vita, che sarà erogata direttamente in busta paga a tutti i lavoratori dipendenti delle imprese artigiane con meno di sei lavoratori, che hanno sempre rispettato l’obbligo contrattuale di welfare, aderendo all’Ente Bilaterale.
A darne notizia in un comunicato, il Presidente di EBAC Calabria, Paolo D’Errico e il vicepresidente Luigi Veraldi i quali si dicono non solo entusiasti dell’innovativa forma di intervento ma anche fiduciosi di riscuotere l’apprezzamento dei lavoratori e delle imprese per una misura che per la prima volta non ha ostacoli procedurali o burocratici e mette al centro dell’attenzione le imprese più piccole che purtroppo spesso, per limiti dimensionali, non hanno la possibilità di riconoscere ai propri lavoratori bonus volontari di welfare aziendale. Non occorrerà, presentare alcuna domanda dice il Presidente Paolo D’Errico, ma sarà direttamente l’Ente che a partire da Marzo, contatterà i lavoratori e metterà a loro disposizione un voucher da 50 euro che dovrà essere presentato all’incasso per il tramite dei datori di lavoro, che provvederanno ad inserirlo nella prima busta paga utile. Inoltre alle stesse imprese iscritte all’Ente, con storicità di iscrizione dal 2016, sarà riconosciuta l’opportunità di accedere ad un voucher aggiuntivo di 500 euro per accedere a finanziamenti per investimenti produttivi o per attività di formazione.
Abbiamo voluto dare un segnale importante, a tutti coloro che hanno sempre rispettato gli obblighi contributivi alla bilateralità, dice Luigi Veraldi attuale Vice presidente di EBAC Calabria. Nonostante ormai dal 2015 la contribuzione all’Ente Bilalterale nel comparto Artigianato sia un obbligo normativo e contrattuale, molti continuavano a credere di poter accedere ad ammortizzatori sociali e sanatorie usufruendo sempre di risorse che erano state accantonate grazie a chi quegli obblighi li ha sempre rispettati dimostrando sensibilità e trasparenza verso i propri dipendenti.
Oggi la normativa, prosegue Veraldi, ha definitivamente sancito i diritti al welfare contrattuale e al sostegno al reddito nel comparto artigianato, inserendo la contribuzione FSBA come elemento imprenscindibile per avere anche il D.U.R.C. Regolare, ma le associazioni Confartigianto, CNA, Casartigiani e i sindacati CGIL, CISL, UIL, vogliono sancire il diritto alla bilateralità dimostrando con i fatti le infinite opportunità che la stessa offre.
Infine nella stessa nota divulgata, il Direttore EBAC Calabria Andrea Monteleone ha dato una rappresentazione numerica di quello che sarà l’intervento in ambito regionale. Nel particolare lo stesso spiega, che a partire dal 1 marzo 2023 sei rappresentanti sindacali saranno impegnati in 526 visite aziendali durante le quali consegneranno 1092 voucher ad altrettanti lavoratori. Il dato su cui invece occorre riflettere, secondo il direttore, è che in Calabria, su un bacino stimato di 15 mila lavoratori del comparto, oggi ne sono censiti all’interno della bilateralità poco più di 10 mila pertanto rimangono ancora da regolarizzare le posizioni di circa 5 mila lavoratori. Inoltre solo il 10% circa di questi oggi può godere di benefici automatici in quanto provengono da una storicità di contribuzione da parte dell’impresa. Tutto questo vuol dire, anche secondo la Presidenza, che spesso le sanatorie non rappresentano affatto il bene delle imprese o dei loro lavoratori perchè tolgono diritti e opportunità.
Leggi il bando al link di seguito: